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Nella seconda metà del 1800 la tendenza letteraria e teatrale in Francia si orientò sulla necessità di privilegiare la rappresentazione dei costumi borghesi e degli aspetti sociali. In questo contesto Alfred Hennenquin, insieme a Eugène Labiche e Alexandre Bisson, fu uno dei primi autori del teatro borghese del vaudeville.
In un periodo storico nel quale scarseggiavano autori italiani di particolare rilevanza, come molte altre commedie francesi, anche  "Nounou" è stata esportata in Italia e adattata in napoletano da Eduardo Scarpetta col titolo "La nutriccia".
L'impianto scenografico dello spettacolo, per quanto statico, ha diverse variazioni nei quattro quadri dell'opera, come pure variano gli umori dei protagonisti.
"Nounou" nasce in un periodo di contrasto letterario tra amanti della tradizione ed innovatori, ed anche le ballate popolari, che aprono e chiudono i due atti, saranno in pieno contrasto con la trasgressiva "Carmen" di Bizet che farà la sua comparsa sulla scena; "NOUNOU" è ambientata nei pressi di Parigi in una villa abitata da borghesi benestanti. L'imminente arrivo di un bebè impone, come da costume, l'assunzione di una nounou che susciterà particolare interesse e che infiammerà un ambiente fin troppo sdolcinato e  tranquillo.

 

 
 

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